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Monitoraggio ambientale nelle stalle bovine
Il monitoraggio ambientale nelle stalle è stato protagonista di Bovimac. L’evento, palcoscenico nazionale all’allevamento bovino e dell’innovazione agricola, si è tenuto in occasione dell’edizione 2022 della Fiera Millenaria di Gonzaga.
In questo contesto Sitip Telecomunicazioni ha tenuto un importante seminario sulle nuove tecnologie di monitoraggio degli allevamenti con sensori wireless che hanno l’obiettivo di garantire il benessere animale.
Benessere animale che assicura a sua volta una filiera produttiva più efficace ed efficiente, oltre che rispondere a un’etica di lavoro che non è solo una scelta personale dell’allevatore, ma anche un aspetto della zootecnia regolamentato da specifiche leggi.
Benessere animale: quale legge?
La direttiva 98/58/CE definisce le norme minime per la protezione di tutti gli animali negli allevamenti: altre norme UE definiscono gli standard di benessere degli animali da allevamento durante il trasporto, nel momento dello stordimento e in quello della macellazione.
Il controllo ambientale nelle stalle
Il seminario ha riguardato in particolare il controllo ambientale nelle stalle di bovine da latte, controllo che ha il preciso compito di evitare ai capi lo stress da caldo.
Il problema dello stress da caldo per gli animali è stato rilevato da una ricerca effettuata dal Dipartimento di Scienze politiche e ambientali dell’Università di Milano. La causa principale è il riscaldamento globale.
Smart Dairy Farming: che cos’è?
La ricerca ha portato a sviluppare Smart Dairy Farming, un progetto nazionale che ha lo scopo di raccogliere i dati di temperatura delle stalle da latte. Questi dati verranno trasformati in una base comune di conoscenze da cui partire per garantire il benessere animale e supportare gli allevatori nei loro processi decisionali.
La ricerca ha rivelato che il comportamento degli animali cambia a seconda della temperatura della stalla e della sua struttura.
L’indice THI (temperature humidity index) è utilizzato per definire i parametri di stress da caldo negli animali. È un indice bioclimatico che combina l’effetto simultaneo della temperatura e dell’umidità relativa.
Se questo indice aumenta gli animali riposano meno. Di conseguenza ruminano meno, e così il mangime ha un minore rendimento e le bovine producono meno latte.
Migliorare il benessere animale
Un altro progetto nato da questa nuova consapevolezza è il Sistema di Gestione integrata dell’Ambiente nelle stalle da Latte per migliorare benessere e produttività degli animali.
Consiste nello sviluppare un sistema che consente ai diversi sensori presenti nella stalla di comunicare tra loro per monitorare e controllare dati riguardanti:
- microclima
- clima esterno
- qualità dell’aria
- comportamento
- produzione.
Il tasso di umidità della stalla deve rimanere il più simile possibile a quello esterno, con una differenza non superiore al 5%, e questo si può ottenere solo con una corretta ventilazione.
Teconologia wireless per controllare le stalle
La tecnologia wireless presentata da Sitip raggiunge facilmente tutti i punti dell’allevamento. I sensori vengono posizionati nei vari luoghi di interesse: alimentati da batterie al litio, il loro funzionamento è garantito fino a 10 anni.
I sensori possono inoltre essere spostati in vari punti dell’allevamento per misurare indici in luoghi diversi e momenti diversi.
Inviano poi le informazioni raccolte a un gateway che a sua volta le invia su internet dove vengono elaborate e trasformate in dati utili da consultare.
I sensori wireless posizionati nei vari punti della stalla controllano i valori di:
- qualità dell’aria sulle basse temperature
- umidità relativa
- concentrazione di CO2
- concentrazione di ammoniaca
- livelli di monossido di carbonio.
Agire su questi parametri è fondamentale per garantire il benessere degli animali e quindi la loro produttività. Nel momento in cui qualcosa non va, guasti, valori fuori dai parametri impostati, malfunzionamenti, l’allevatore viene subito avvertito da un SMS. Se c’è troppo caldo, ad esempio, si può impostare l’accensione dei ventilatori o l’apertura dei pannelli finestra.
Con i dati raccolti si crea un registro dei parametri ambientali, utile ad avere uno storico che aiuta a prendere decisioni future e a valutare l’eventuale miglioramento della produzione e del comportamento animale.
IoT applicata alla zootecnia
Le possibilità dell’IoT applicate alla zootecnia e anche all’agricoltura sono molte, come:
- il monitoraggio dei silos
- il livello di riempimento dei tank del latte
- il monitoraggio del substrato di coltivazione degli ortaggi.
Un sistema come questo ha costi contenuti e le soluzioni sono integrabili tra loro.
Il significato di Agricoltura 4.0 è proprio questo: fare in modo che tutte le apparecchiature coinvolte in un’azienda possano dialogare tra loro in modo da rendere più facili, sicure ed efficienti le scelte degli allevatori.
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