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Celle Frigorifere Industriali: come supervisionare i parametri
La supervisione dei parametri nelle celle frigorifere industriali riveste una importanza fondamentale per la conservazione corretta delle merci.
Sebbene gli impianti industriali di questo tipo siano sempre forniti di un display che mostra la temperatura impostata e quella effettiva, si riscontrano spesso necessità di maggiore precisione e informazioni.
Sempre più, le certificazioni di qualità e le normative sanitarie, richiedono un sistema di supervisione, di datalogging e di notifica in tempo reale (in caso di sforamento dei parametri impostati).
Il sistema Aranet è proprio l’anello che mancava nella catena del controllo efficace. In questo articolo vogliamo condividere con te l’esperienza su diversi nostri clienti che hanno risolto così i loro problemi di controllo e possono finalmente dormire sonni tranquilli senza la preoccupazione della cella frigorifera.
Come funziona una cella frigorifera industriale?
Una cosa che i NON addetti ai lavori non sanno è che all’interno delle celle frigorifere si ha una escursione termica molto alta dovuta proprio al funzionamento della batteria di raffreddamento della cella e ai cicli di sbrinamento. La massa dei prodotti conservati all’interno però consente di mantenerne una “media”.
I picchi alti che si vedono sono quelli del sistema di sbrinamento che interviene in un lasso di tempo di alcune ore, mentre l’andamento a “dente di sega” è dovuto all’azione del termostato interno sulla batteria di raffreddamento.
Allarme temperatura nelle celle frigo industriali
Quando si rende necessario fissare un valore di allarme nelle impostazioni del gateway o sul Cloud, si pone il problema di quale valore settare, anche perché a differenza del nostro sensore il termometro installato sul quadro di comando della cella fornisce sempre una temperatura costante.
Onde evitare di essere continuamente bersagliati da “ALLARME TEMPERATURA CELLA XX” , oltre a fissare una temperatura di soglia è quindi importante stabilire anche un ritardo (delay). Il ritardo varia a seconda della dimensione della cella e della sensibilità dei prodotti conservati.
Per ottenere una misura che sia il più reale possibile ed esente da errori è molto importante individuare il punto in cui fissare la sonda del sensore.
Dove posizionare la sonda all’interno di una cella frigorifera?
La sonda non deve risultare schermata dai prodotti, producendo un ritardo nella risposta, ma non deve nemmeno essere esposta direttamente al flusso entrante dalla batteria di raffreddamento oppure troppo in prossimità dell’ingresso e influenzata da eventuali trafilazioni d’aria calda e/o condensa.
In base all’esperienza sul campo, riteniamo sia utile posizionare il più possibile la sonda in prossimità della sonda termostatica della cella. Questo consente di monitorare la temperatura nel punto più adatto e contemporaneamente effettuare un confronto diretto con il valore mostrato sul display del quadro di controllo.
Una volta individuata la posizione più idonea, nel procedere alla installazione, ci sono da tenere presente ancora un paio di aspetti per evitare letture non corrette e inconvenienti.
Praticare un foro in una parete coibentata con un delta termico interno/esterno che può superare i 50°C non è una azione da prendere sottogamba. Se la cella non dispone di passaggi utilizzabili è opportuno procedere alla foratura con opportune cautele.
Il foro da praticare deve essere di una dimensione compatibile con la sonda ed il cavo del sensore (diametro compreso tra 8 e 12mm). Una volta effettuata la foratura e passato il cavo della sonda sigillare immediatamente con silicone speciale per applicazioni in celle frigorifere (prima che inizi a formarsi della condensa).
Il ponte termico inevitabilmente introdotto con l’inserimento del cavo potrebbe falsare la misura della temperatura da parte della sonda perché il cavo elettrico è posto ad una temperatura notevolmente più elevata.
Per questo motivo è consigliabile utilizzare un cavo poco più lungo del necessario e prevedere una matassina all’interno della cella per permettere la dissipazione del calore inevitabilmente introdotto tramite il cavo, in modo che non influenzi la temperatura della sonda.
Come gestire la propagazione del segnale radio nelle celle frigorifere
Le celle sono di norma realizzate con pannelli (sandwich) di lamiera in alluminio o acciaio e poliuretano espanso come isolante interno. Questo insieme costituisce una enorme barriera per la propagazione del segnale radio!
Occorre perciò prestare attenzione alle pareti della cella ed evitare di installare il trasmettitore all’interno di essa. Inoltre, è bene osservare anche la struttura dell’edificio come pareti divisorie interne/esterne che spesso sono costruite o rivestite con lo stesso tipo di pannellatura.
Anche i prodotti stessi nelle celle costituiscono una attenuazione alla propagazione di cui è necessario tenere conto.
La parte trasmittente del sensore T-probe Aranet quindi andrà posizionata il più possibile lontana da masse metalliche.
In conclusione, la propagazione radio è fondamentale da verificare tramite lo strumento ping-pong, perché permette di decidere, in fase di sopralluogo, dove posizionare correttamente i sensori e il gateway.
Quali parametri supervisionare in una cella frigorifera?
Nell’affrontare un progetto per il controllo della temperatura nelle celle frigo è utile porre anche uno sguardo all’impianto della produzione del freddo.
Infatti, la supervisione del circuito di refrigerazione ha permesso ai nostri clienti di ottenere ulteriori vantaggi in termini di efficienza e soprattutto di prevenzione dei guasti.
Nelle sale compressori il controllo dell’assorbimento elettrico permette di pianificare e ripartire i costi energetici su ogni macchina/cella.
Il controllo statistico dell’assorbimento permette anche di individuare inefficienze e prevedere guasti agli impianti con la possibilità di programmare per tempo una manutenzione preventiva o una revisione degli impianti, evitando costosi e pericolosi fermo impianti.
Dispersione di ammoniaca
Un altro parametro importante da tenere sotto controllo è l’eventuale dispersione nell’ambiente di gas di ammoniaca (NH3). I compressori industriali utilizzano l’ammoniaca in pressione per la produzione del freddo, ma diventa pericolosa per gli operatori perché altamente tossica oltre concentrazioni di 100ppm ed esplosiva oltre i 200-250ppm.
Le sale compressori sono dotate per normativa di sistemi di rilevazione ed allarme per le soglie di tossicità ed esplosività, ma questi, non si accorgono di una eventuale leggera trafilazione che potrebbe essere, però, precursore di un guasto o una perdita di efficienza dell’impianto.
Per prevenire questo, presso un nostro cliente, è stato installato un sensore ammoniaca (mod. TDSPDL02.010) che monitora costantemente il livello “di fondo” della concentrazione di ammoniaca nella sala macchine e avvisa la squadra di manutenzione in caso di un anomalo aumento del valore.
Qual è la soluzione definitiva per supervisione i parametri nelle celle frigorifere?
Aranet Cloud è la soluzione per controllare i parametri all’interno di una cella frigorifera perché permette di seguire in tempo reale l’evoluzione dei dati e di monitorare costantemente l’efficienza degli impianti.
Il sistema di allarmistica programmabile invia email ed è possibile ricevere SMS in caso di superamento dei valori impostati. Inoltre, il collegamento al cloud necessita di una connessione alla rete internet.
SITIP è nata come azienda di telecomunicazioni a cui abbiamo aggiunto la licenza da provider ISP-WISP: questo ci dà la possibilità di offrire ai nostri clienti, ovunque, sempre la connessione più adatta.
Se stai valutando un sistema di supervisione dei parametri per le tue celle frigorifere, contattaci!
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